Direttamente dalla Scuola d’Arte Drammatica "Paolo Grassi", Marco Ferro e Valeria Sacco, artisti e animatori della compagnia teatrale Riserva Canini, hanno presentato, a Milano, uno spettacolo sorprendentemente innovativo. Questo piccolo gruppo milanese porta in vita i suoi burattini e ne mostra l'anima più nascosta. Non c'è nulla di tradizionale o scontato ne "La triste storia di un altro Diavolo": i burattinai apportano novità e sorprese: musica dal vivo eseguita da un quartetto collocato sotto la "baracca", aggiunta alle voci e ai rumori di scena; figurette di legno con una mano femminile guantata di nero, che indica una presenza estranea e misteriosa; azione sviluppata su un doppio livello, sopra e dentro la minuscola ribalta; trama per nulla scontata, ma densa di elementi simbolici e filosofici.
Ci sono due personaggi, Reo e Lucente, ovvero Dio e Lucifero, che danzano spensierati in cima alla baracca: ma Lucente, preso dall’ansia della conoscenza, decide di lasciare il compagno per scendere nel mondo inferiore. Qui, inseguendo una pallina, una riproduzione in miniatura della Terra, si ritrova con due corna da diavolo in testa, alle prese con l’Uomo in lotta con la Morte e con quella mano guantata che guida ogni loro movimento come fosse un ineluttabile destino. Lucente si salva grazie a Reo, che però se lo riporta a casa. Questo è certamente un richiamo al "Faust" e a quelle antiche rappresentazioni di leggende da parte di marionettisti girovaghi che colpirono tanto Goethe.
Questo spettacolo, drammatico ma molto leggero, si basa su burattini affascinanti che si muovono in un’atmosfera sospesa.
"LA TRISTE STORIA DI UN ALTRO DIAVOLO"
Autore: Marco Ferro, Valeria Sacco
Artisti: Marco Ferro, Valeria Sacco
Compagnia: Riserva Canini
Musica: Nicola Arata (tromba e vibrafono), Elia Moretti (percussioni), Ambra Rinaldo (contrabbasso), Alex Stangoni (chitarra-banjo)
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